lunedì 17 dicembre 2012



L’Unesco mette in testa il Panama!
Cappello Panama proclamato Patrimonio Immateriale dell’Unesco riconoscendone la paternità dell’Ecuad

di Paola Cavallo

Probabilmente tutti conoscono il celeberrimo “Panama”, cappello bianco, a falde larghe, di paglia intrecciata. Quello che è meno noto è che il Panama non proviene da Panama!
L’Ecuador si è visto strappare la natalità del cappello quando, nel 1835, lo spagnolo Manuel Alfaro si recò in questa nazione per cercare fortuna. Qui venne a conoscenza della produzione di questi cappelli particolari, che erano prerogativa dei villaggi Montecristi e Cuenca.
Alfaro decise di organizzare la produzione di questi cappelli su scala “industriale”, ignaro dell’enorme successo che la sua idea avrebbe avuto. I cappelli vennero esportati a Panama, unico scalo commerciale della zona, e furono apprezzati fin da subito. Ben presto la voce si sparse e Panama fu considerata erroneamente la patria di questo incredibile successo commerciale.
Ad accrescere la convinzione fu il Presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosvelt, che, nel 1906, il giorno dell’inaugurazione del Canale di Panama, si presentò con un cappello originale proveniente dall’Ecuador. Le sue foto fecero il giro del mondo e Roosvelt divenne testimone involontario di questa attribuzione errata.
Ora l’Unesco ha deciso che il Panama diventerà Patrimonio Immateriale dell’Umanità e che, pertanto, dovrà essere tutelato. La decisione si riferisce in particolare al cappello prodotto con paglia “toquila” ecuadoriana. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite la “preziosa trama di paglia, frutto di un processo complesso, rappresenta una tradizione artigianale trasmessa da generazione a generazione, in seno alle comunità tradizionali”.
Per rifinire un Panama possono essere impiegati fino a otto mesi, soprattutto nei cappelli di grande qualità. Il governo ecuadoriano si è mostrato estremamente soddisfatto, affermando che l’Unesco renda finalmente giustizia al Panama e alla sua vera origine. Questo è il secondo riconoscimento che l’Unesco tributa al patrimonio ecuadoriano: infatti già nel 2008 l’Unesco aveva tutelato le tradizioni orali e le manifestazioni culturali del popolo ecuadoriano degli Zàpara.

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