L’Unesco mette in testa il Panama!
Cappello
Panama proclamato Patrimonio Immateriale dell’Unesco riconoscendone la
paternità dell’Ecuad
di Paola Cavallo
Probabilmente
tutti conoscono il celeberrimo “Panama”,
cappello bianco, a falde larghe, di paglia intrecciata. Quello che è meno noto
è che il Panama non proviene da Panama!
L’Ecuador si è visto strappare la natalità del cappello quando, nel 1835, lo spagnolo Manuel Alfaro si recò in questa nazione per cercare fortuna. Qui venne a conoscenza della produzione di questi cappelli particolari, che erano prerogativa dei villaggi Montecristi e Cuenca.
L’Ecuador si è visto strappare la natalità del cappello quando, nel 1835, lo spagnolo Manuel Alfaro si recò in questa nazione per cercare fortuna. Qui venne a conoscenza della produzione di questi cappelli particolari, che erano prerogativa dei villaggi Montecristi e Cuenca.
Alfaro decise di
organizzare la produzione di questi cappelli su scala “industriale”, ignaro
dell’enorme successo che la sua idea avrebbe avuto. I cappelli vennero
esportati a Panama, unico scalo
commerciale della zona, e furono apprezzati fin da subito. Ben presto la voce
si sparse e Panama fu considerata erroneamente
la patria di questo incredibile successo commerciale.
Ad accrescere la
convinzione fu il Presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosvelt, che, nel 1906,
il giorno dell’inaugurazione del Canale
di Panama, si presentò con un cappello originale proveniente dall’Ecuador.
Le sue foto fecero il giro del mondo e Roosvelt divenne testimone involontario
di questa attribuzione errata.
Ora l’Unesco ha deciso che il Panama
diventerà Patrimonio Immateriale
dell’Umanità e che, pertanto, dovrà essere tutelato. La decisione si
riferisce in particolare al cappello prodotto con paglia “toquila” ecuadoriana. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite la “preziosa
trama di paglia, frutto di un processo complesso, rappresenta una tradizione
artigianale trasmessa da generazione a generazione, in seno alle comunità
tradizionali”.
Per rifinire un
Panama possono essere impiegati fino a otto mesi, soprattutto nei cappelli di
grande qualità. Il governo ecuadoriano si è mostrato estremamente soddisfatto,
affermando che l’Unesco renda finalmente giustizia al Panama e alla sua vera
origine. Questo è il secondo riconoscimento che l’Unesco tributa al patrimonio
ecuadoriano: infatti già nel 2008
l’Unesco aveva tutelato le tradizioni
orali e le manifestazioni culturali
del popolo ecuadoriano degli Zàpara.
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