domenica 16 dicembre 2012



Letture natalizie

Come passare buon tempo davanti al caminetto acceso

 di Pierpaolo Lippolis

Quest'anno la stagione natalizia sarà ricolma di interessanti letture. E tra regali, acquisti e passeggiate sotto alle luci non mancherà di certo la visita in libreria, anche solo un salto, per poter saggiare, oltre al profumo, anche la varietà di orizzonti che si aprono ai nostri occhi. Tra le novità di quest'anno non possiamo non menzionare Il corpo umano (Mondadori), secondo atteso libro di Paolo Giordano, che aveva dimostrato già la sua bravura con La solitudine dei numeri primi
Lo scrittore ha passato un periodo in Afghanistan per poter raccontare la vita dei soldati nelle zone di guerra. E oltre a raccontare guerre crude ed esistenti, ha anche raccontato di guerre più intime, combattute dai protagonisti nel proprio animo, nei loro rapporti con gli altri, nelle famiglie. Daria Bignardi fa sorridere con il suo ultimo romanzo L'acustica perfetta (Mondadori) delineando un personaggio a tre dimensioni che fa affezionare fin dalla prima pagina. Arno, il protagonista, ritrova un biglietto della moglie che lo avvisa di essere andata via, lasciandolo con i loro tre bambini. Il finale lascia un sorriso e il bisogno di trovare Arno in mezzo alla strada e di fermarsi a parlare, a prendere un caffè magari. Agli appassionati di Murakami, sicuramente non sfuggirà l'attesissimo seguito di 1Q84 libro I-II (Einaudi), 1Q84 libro III (Einaudi). 
La storia continua con la ricerca di Tengo e Aomame da parte della Setta, presenta un nuovo punto di vista, risolve domande sospese, altre le lascia aperte e si conclude in un finale degno del grande scrittore che è Murakami. Daniel Pennac punta i riflettori su un accurato diario di vita, un'agenda di sensazioni fisiche che ha provato un uomo nell'arco della sua intera vita. Diario di un corpo (Feltrinelli) ha per protagonista proprio il corpo umano con la sua crescita, la scoperta del sesso, l'invecchiamento, la malattia, il dolore. David Grossman alla morte dell'amatissimo figlio Uri, durante la guerra lampo che Israele ha combattuto con Hezbollah in Libano nell’agosto 2006, decide di scrivere un libro. Caduto fuori dal tempo (Mondadori) è ambientato in un posto al confine tra la terra dei vivi e quella dei morti, e i personaggi sono caratterizzati dalla stessa ferita, dalla stessa perdita di un figlio. 
Da lì non si muovono, non sanno dove andare, né cosa faranno. Eppure, come in ogni libro, riusciamo a rintracciare una scia tra le parole, un percorso da seguire per trovare le risposte che ci servono, che in fondo poi si rivela essere il fine della letteratura.

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