Letture natalizie
Come
passare buon tempo davanti al caminetto acceso
di Pierpaolo Lippolis
Quest'anno la
stagione natalizia sarà ricolma di interessanti letture. E tra regali, acquisti
e passeggiate sotto alle luci non mancherà di certo la visita in libreria,
anche solo un salto, per poter saggiare, oltre al profumo, anche la varietà di
orizzonti che si aprono ai nostri occhi. Tra le novità di quest'anno non
possiamo non menzionare Il corpo umano (Mondadori), secondo atteso libro
di Paolo Giordano, che aveva dimostrato già la sua bravura con La solitudine
dei numeri primi.
Lo scrittore ha passato un periodo in Afghanistan per poter raccontare la vita dei soldati nelle
zone di guerra. E oltre a raccontare guerre crude ed esistenti, ha anche
raccontato di guerre più intime, combattute dai protagonisti nel proprio animo,
nei loro rapporti con gli altri, nelle famiglie. Daria Bignardi fa sorridere
con il suo ultimo romanzo L'acustica perfetta (Mondadori) delineando un
personaggio a tre dimensioni che fa affezionare fin dalla prima pagina. Arno,
il protagonista, ritrova un biglietto della moglie che lo avvisa di essere
andata via, lasciandolo con i loro tre bambini. Il finale lascia un sorriso e
il bisogno di trovare Arno in mezzo alla strada e di fermarsi a parlare, a
prendere un caffè magari. Agli appassionati di Murakami, sicuramente non
sfuggirà l'attesissimo seguito di 1Q84 libro I-II (Einaudi), 1Q84
libro III (Einaudi).
La storia continua con la ricerca di Tengo e Aomame da
parte della Setta, presenta un nuovo punto di vista, risolve domande sospese,
altre le lascia aperte e si conclude in un finale degno del grande scrittore
che è Murakami. Daniel Pennac punta i riflettori su un accurato diario di vita,
un'agenda di sensazioni fisiche che ha provato un uomo nell'arco della sua
intera vita. Diario di un corpo (Feltrinelli) ha per protagonista
proprio il corpo umano con la sua crescita, la scoperta del sesso,
l'invecchiamento, la malattia, il dolore. David Grossman alla morte
dell'amatissimo figlio Uri, durante la guerra lampo che Israele ha combattuto
con Hezbollah in Libano nell’agosto 2006, decide di scrivere un libro. Caduto
fuori dal tempo (Mondadori) è ambientato in un posto al confine tra la
terra dei vivi e quella dei morti, e i personaggi sono caratterizzati dalla
stessa ferita, dalla stessa perdita di un figlio.
Da lì non si muovono, non
sanno dove andare, né cosa faranno. Eppure, come in ogni libro, riusciamo a
rintracciare una scia tra le parole, un percorso da seguire per trovare le
risposte che ci servono, che in fondo poi si rivela essere il fine della
letteratura.
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