domenica 2 dicembre 2012



I figli sono tutti uguali! niente più distinzione tra figli lettimi e illegittimi.

Montecitorio: approvata legge per eguagliare i diritti dei figli.

di Francesca Micelli

A Roma, il 27 novembre scorso,  è stata approvata una legge per eguagliare i diritti nati sia fuori che all'interno del matrimonio.
Il disegno di legge è stato approvato in terza lettura dall'aula di Montecitorio, con 366 voti favorevoli, 31 contrari e 58 astenuti.
I figli nati dal matrimonio sono in tutto e per tutto equiparati con quelli naturali e quelli adottati. Il testo è passato malgrado la contrarietà dell'Udc, condivisa anche da diversi deputati del Pdl, sulla norma che estende la possibilità del riconoscimento anche ai figli nati da un incesto, di cui i centristi avevano chiesto, senza risultato, lo stralcio.
La norma, inserita al Senato, è rimasta anche per evitare di far tornare il testo al Senato con il rischio di non farlo definitivamente approvare prima della fine della legislatura.
La tesi dei deputati dell'Udc, che hanno visto bocciare a scrutinio segreto un loro emendamento soppressivo, era che non si può dare piena facoltà di riconoscimento del figlio nato da incesto.
Bene se a chiedere il riconoscimento è il figlio, ma questa facoltà non può essere data al genitore 'stupratore', sarebbe un riconoscimento indiretto dello stupro, un alleggerimento della posizione di chi ha esercitato violenza.    
“La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia “all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”.
Il figlio “nato fuori del matrimonio può essere riconosciuto” dalla madre e dal padre “anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento” e il riconoscimento “può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente”.
La legge riconosce ai figli naturali un vincolo di parentela con tutti i parenti e non solo con i genitori. Il che significa che in caso di morte dei genitori può essere affidato ai nonni e non dato in adozione come accade oggi. Inoltre, questa parificazione ha conseguenze anche ai fini ereditari.
"L'unico atto per il quale sarà ricordata questa legislatura" dice la radicale Donatella Poretti. "Ora tutti i bambini saranno uguali" sottolinea Benedetto Della Vedova del Fli.




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