domenica 2 dicembre 2012



                   10 NOVEMBRE PER MALALA, LA “FIGLIA DEL PAKISTAN”
Onu e governo pachistano alleati con il coraggio dell’attivista quindicenne
di Natalia  Proto
“Il simbolo di tutto quello che abbiamo di buono”. Così è stata definita Malala Yousafzai dal presidente del Pakistan Asif Ali Zardari.
La ragazza quindicenne si è guadagnata il titolo grazie al grande coraggio che ha dimostrato nel denunciare su un diario online le sue sofferenze sotto il regime dei fondamentalisti islamici. Il suo ruolo da attivista ha scatenato però l’ostilità da parte dei talebani che si sono vendicati ferendola con una pallottola alla testa.
Proprio per ricordare il tragico episodio l’Onu e il governo pachistano hanno celebrato il 10 novembre il “Malala Day” in occasione del primo mese di anniversario dell’attentato alla ragazza. Durante la giornata,  l’ex premier britannico Gordon Brown ha presentato una petizione online con un milione di firme per l’istruzione  obbligatoria per tutti i bambini. Ciò che Brown ha precisato è che la giornata è dedicata ''a sensibilizzare l'attenzione pubblica sul diritto alla scuola di 32 milioni di ragazze in Pakistan''.
Oltre al presidente Asif Ali Zardari  anche il premier Raja Pervez Ashraf è intervenuto durante l’iniziativa, entrambi hanno inviati messaggi di supporto alla causa dell’Onu.
Buone notizie anche per le famiglie povere cui sono stati promessi contributi. È necessario però intervenire anche dal punto di vista umano data la rilevanza della vicenda, che vede protagonista la “ragazza coraggio” affinché si sensibilizzi l’opinione pubblica e affinché non si dimentichi che prezzo abbia questo coraggio.
Il presidente, infatti, ha esortato a reagire e a non lasciarsi intimidire dagli attacchi dei fondamentalisti,  sebbene questi, spiega, “volevano uccidere il Pakistan e non solo questa ''figlia del Pakistan”.
Si sono tenute poi altri incontri a Lahore a Karachi e nella valle di Swat, luogo di origine di Malala, dove i compagni di classe hanno pregato perché la ragazza guarisca presto.


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