Condannato a morte Mohamed Ajmal Kasab
di Giulia Conte
La Corte Suprema Indiana condanna l’ultimo
attentatore, Mohamed Ajmal Kasab, l’unico
sopravvissuto del commando di terroristi, che, dal 26 al 29 novembre 2008,
provocarono la morte di 166 persone ed il ferimento di altre 300, con una serie
di attacchi nella città di Mumbai.
“Non abbiamo
altra scelta che pronunciare la condanna a morte” affermano i giudici. Un alto comandante del gruppo estremista
pachistano afferma invece che Mohamed era considerato un “eroe” e per questo si teme la sua figura possa ispirare altri
attacchi terroristici.
Già condannato alla pena capitale nel maggio
del 2010 per atti di terrorismo, attentati, complotti e guerre contro l’India,
dal 26 al 29 novembre 2008, insieme al commando di nove uomini armati seminò la
morte in una serie di attacchi in alberghi di lusso, in un ristorante
turistico, nella stazione principale e in un centro ebraico di Mumbai.
I suoi atti
provocarono 166 morti e più di 300 feriti. Gli altri nove componenti
del gruppo armato sono stati uccisi nell'intervento delle forze dell'ordine.
L'India ha accusato un gruppo pachistano, Lashkar-e-Taiba
(Let), di aver organizzato gli attentato con il sostegno di ''elementi''
dell'esercito del Pakistan, che ha però categoricamente smentito.
Il ministro degli interni indiano Sushilkumar Shinde, dopo esser stato informato sull’esecuzione,
dichiara che il Pakistan è al corrente
della situazione.
Il governo “ha mandato una comunicazione a Islamad che non ha
risposto. Non c'è una richiesta per ottenere il corpo del terrorista'' ha
aggiunto. Il terrorista è stato impiccato in una prigione di Pune, dove era stato trasferito in un'operazione
segreta. Non ha espresso alcun desiderio prima di salire al patibolo, questo è
quanto riferisce la tv Ndtv.
La decisione, che ha colto di sorpresa tutti i media, giunge a
circa una settimana dal quarto anniversario dell'attentato che costò la vita a
166 persone, tra cui un italiano, e alla vigilia della riapertura del
Parlamento per la sessione invernale.
''Non c'e' dubbio che
sia una notizia molto scioccante e una grande perdita il fatto che un musulmano
sia stato impiccato sul suolo indiano'', ha detto alla Reuters il portavoce talebano Ihsanullah
Ihsan.
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