venerdì 23 novembre 2012



Condannato a morte Mohamed Ajmal Kasab
di Giulia Conte 


La Corte Suprema Indiana condanna l’ultimo attentatore, Mohamed Ajmal Kasab, l’unico sopravvissuto del commando di terroristi, che, dal 26 al 29 novembre 2008, provocarono la morte di 166 persone ed il ferimento di altre 300, con una serie di attacchi nella città di Mumbai.
“Non abbiamo altra scelta che pronunciare la condanna a morte” affermano i giudici. Un  alto comandante del gruppo estremista pachistano afferma invece che Mohamed era considerato un “eroe” e per questo si teme la sua figura possa ispirare altri attacchi terroristici.
 Già condannato alla pena capitale nel maggio del 2010 per atti di terrorismo, attentati, complotti e guerre contro l’India, dal 26 al 29 novembre 2008, insieme al commando di nove uomini armati seminò la morte in una serie di attacchi in alberghi di lusso, in un ristorante turistico, nella stazione principale e in un centro ebraico di Mumbai.
I suoi atti provocarono 166 morti e più di 300 feriti. Gli altri nove componenti del gruppo armato sono stati uccisi nell'intervento delle forze dell'ordine. L'India ha accusato un gruppo pachistano, Lashkar-e-Taiba (Let), di aver organizzato gli attentato con il sostegno di ''elementi'' dell'esercito del Pakistan, che ha però categoricamente smentito.
Il ministro degli interni indiano Sushilkumar Shinde, dopo esser stato informato sull’esecuzione, dichiara che il  Pakistan è al corrente della situazione.
Il governo “ha mandato una comunicazione a Islamad che non ha risposto. Non c'è una richiesta per ottenere il corpo del terrorista'' ha aggiunto. Il terrorista è stato impiccato in una prigione di Pune, dove era stato trasferito in un'operazione segreta. Non ha espresso alcun desiderio prima di salire al patibolo, questo è quanto riferisce la tv Ndtv.
La decisione, che ha colto di sorpresa tutti i media, giunge a circa una settimana dal quarto anniversario dell'attentato che costò la vita a 166 persone, tra cui un italiano, e alla vigilia della riapertura del Parlamento per la sessione invernale.
''Non c'e' dubbio che sia una notizia molto scioccante e una grande perdita il fatto che un musulmano sia stato impiccato sul suolo indiano'', ha detto alla Reuters il portavoce talebano Ihsanullah Ihsan.




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