Torna il premio “ donna dell’anno”
Valorizzare storie di impegno e di solidarietà, dove
vi sono, come protagoniste assolute, le donne.
di
Francesca Camarda
La celebrazione finale si terrà il 30
novembre ad Aosta. Dal 1998 si
mettono in luce le storie di impegno, di solidarietà e di dedizione agli
obiettivi, di cui sono protagoniste assolute le donne. “La donna dell’anno”, nata appunto nel 1998 su consiglio regionale
della Valle d’Aosta, ha come ruolo i diritti
umani senza frontiere, mettendo in
primo piano il ruolo della donna nella società, nella cultura, nel mondo del
lavoro e della politica. Le donne candidate sono di nazionalità diverse, ma accumunate dal coraggio, dalla passione,
dalla determinazione che solo le donne possono avere. E’ un premio che ha
numerosa finalità: celebrare la cultura di impresa solidale tra le donne,
promuovere l’istruzione al femminile
per l’accesso a posti di lavoro, riconoscere l’impegno delle donne nelle
attività produttive, nel turismo, nella politica, nella comunicazione e nello
spettacolo. Si cerca in qualche modo anche di diffondere una cultura di solidarietà e di pace,
fondata sulla salvaguardia dei diritti umani, con particolare attenzione ai
paesi meno privilegiati. Ogni anni, in palio vi è un premio finale di 35.000
euro, destinati alle attività che hanno
determinato la candidatura. Donne in lizza
sono impegnate nella difesa dei diritti umani con azioni di tutela della vita,
della libertà, della sicurezza personale e dell'uguaglianza di fronte alla
legge.
Donne che hanno contribuito
alla liberta' di movimento e di emigrazione,
all'asilo, alla nazionalità, alla proprietà, alla liberta' di pensiero,
coscienza e religione, di associazione e di opinione, alla sicurezza sociale,
al lavoro in condizioni giuste e favorevoli, alla liberta' di livello adeguato
di vita e di educazione. Il ruolo della donna nella vita economica,
sociale, e di sviluppo civile di un paese è ritenuto di fondamentale importanza
dalla Cooperazione Italiana.
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