venerdì 23 novembre 2012



Il verdetto sul mondiale rinviato a Interlagos
Hamilton rimanda la festa di Vettel
di Simone Braccio

Lewis Hamilton si aggiudica il Gp del Texas sull'inedito circuito di Austin.
Il britannico chiude davanti a Sebastian Vettel e Fernando Alonso. 
Per quanto riguarda il mondiale, tutto rimandato all'ultimo Gp di Interlagos in Brasile
Vettel,  infatti, chiudendo  secondo davanti ad Alonso, si porta a + 13. Il ferrarista, che si era qualificato ottavo, parte alla fine dalla settima posizione grazie alla mossa strategica della scuderia di Maranello che aveva cambiato il cambio all’altro ferrarista, Massa, retrocesso quindi di cinque posizioni.
Mossa questa rivelatasi azzeccata poiché ha permesso a entrambi i piloti di partire dal lato pulito della pista, un vantaggio non indifferente in un circuito nuovo come quello texano.
E così al via Alonso guadagna già tre posizioni portandosi al quarto posto. Vettel sta davanti e le gomme delle Red Bull entrano subito in temperatura, cosa che non riesce alle Ferrari.
Al 17esimo giro finisce la gara dell'australiano Mark Webber ed Alonso ne approfitta salendo così al terzo posto.
Davanti Hamilton si fa vedere negli specchietti di Vettel, fino al 42esimo giro quando lo sorpassa prendendo il comando.
La situazione podio non cambia più. Hamilton vince davanti a Vettel ed Alonso, che arriva con quasi quaranta secondi di ritardo, in parte giustificabili con l’inutilità e i rischi che provare un’impossibile rimonta comportava.
Quarto posto per l'altro ferrarista Felipe Massa che chiude davanti all'altra McLaren di Jenson Button e alle due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean.
Chiudono la zona punti la Force India di Nico Hulkenberg e le due Williams di Pastor Maldonado e Bruno Senna.
Il ritardo abissale potrebbe scoraggiare chiunque, ma Fernando Alonso, nonostante l’evidente tensione mostrata sul podio, resta comunque fiducioso e prova a caricare la squadra: “Ci  costa, l'importante e' che noi facciamo tutto alla perfezione. Solo la fortuna e' fuori dal nostro controllo. Sappiamo che può essere sufficiente anche un piazzamento sul podio. Ho fiducia in me stesso così come nella squadra, che é la migliore''.
Certo il mondiale è ormai un obbiettivo difficile per lo spagnolo, che sembra solo aver posticipato l’inevitabile vittoria del tedeschino della Red Bull. Tredici punti da recuperare in una sola gara, considerando soprattutto lo scarso numero di avversari all’altezza di Vettel, sembrano davvero troppi.
L’unico che al momento sembra trarne vantaggio e Bernie Ecclestone per cui una corsa al mondiale giocata al fotofinish è davvero un bello spot e che vede Vettel favorito.
“Scommetterei su Sebastian” ha detto,  ricordando i 13 punti di vantaggio del tedesco su Alonso. Ma chi merita di più il titolo? “Forse Sebastian - ha risposto il boss della F1 - sulla base dei suoi risultati (5 vittorie), anche se Fernando non ha avuto la macchina migliore per gran parte della stagione”.
I meriti di Alonso, che con una macchina oggettivamente inferiore e ancora pienamente in corsa per il mondiale, sono evidenti e da italiani non ci resta che sperare in un piccolo aiuto della fortuna. Magari proprio quell’alternatore che questa volta a fermato Webber potrebbe decidere il mondiale….
E per  Alonso di sicuro non  sarebbe una vittoria immeritata.



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