sabato 24 novembre 2012



L’ISOLA, LE ROSE E LA SPERANZA

di Francesca Micelli e Pierpaolo Lippolis

Walter Veltroni incontra i ragazzWalter Veltroni ha presentato il suo ultimo libro L’isola e le rose al Liceo Classico Vincenzo Lilla di Francavilla Fontana. Un romanzo tratto da una storia vera, accaduta alla fine degli anni ’60, quando un gruppo di ragazzi di Rimini decisero di costruire in acque extraterritoriali una piattaforma di 400 m2, un’isola dove far crescere sogni e speranze, un’ isola che ispirasse gli artisti. Decisero di dichiararsi indipendenti, darsi come lingua l’esperanto, stampare francobolli e aprire una radio. Veltroni ha deciso dunque di intrecciare nel suo romanzo il presente e il passato: parte da un ragazzo amante delle immersioni che trova una borsa termica sul fondale marino con dentro carte, francobolli e una bandiera tutte con un nome sopra “Insulo de La Rozoj”. Non capendo cosa ci sia scritto e ignorando quanto accaduto anni prima, si reca da una ragazza che studia l’esperanto e che gli fa conoscere suo nonno. Qui la storia si intreccia con il passato e inizia il racconto degli anni ’60 e dei ragazzi che volevano soltanto poter sognare ed esprimere liberamente i loro pensieri in un periodo in cui la libertà aveva dei limiti.  E così Veltroni non si è limitato a raccontare soltanto lo scavo nel passato per riportare alla luce questa storia sconosciuta, ma ha delineato con molta cura il suo rapporto con la scrittura, la nascita e quello che c’è dietro i suoi libri, come Senza Patricio o la Scoperta dell’alba, ormai diventati famosi e molto letti. 

Ha parlato ai ragazzi dell’importanza della comunicazione, del credere nei propri sogni, nel osare fino alla fine. Walter Veltroni è riuscito a conquistare il suo piccolo pubblico con parole semplici, ma sentite, che hanno emozionato e incoraggiato. I ragazzi hanno avuto la possibilità di fare domande e aprire un breve dibattito sulla perdita nel tempo della conoscenza di una storia così incredibile, su una probabile  reazione dello Stato alla nascita di una nuova piattaforma simile all’Isola delle Rose e anche sul futuro dei giovani nell’Italia di oggi.
L’incontro si è concluso con le dediche che Veltroni è stato disposto a scrivere sulle copie appena comprate dei ragazzi rapiti dalla sua personalità e dalla storia.






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