Difendiamo il futuro.
Il caldo autunno delle manifestazioni studentesche
di Valeria
Caragli
Sono
diversi giorni ormai che gli studenti di tutta Italia, da Roma a Napoli, da Milano a Palermo, da Torino
a Livorno alzano la loro voce contro le
banche, la crisi economica, e soprattutto contro la privatizzazione della
scuola pubblica, i tagli all'istruzione e gli ulteriori accorpamenti delle
scuole. In novanta città italiane i
ragazzi protestano contro un sistema che sembra cieco davanti allo Statuto
delle studentesse e degli studenti
. Chiedono una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta
alla pluralità delle idee.
Vogliono essere parte di una scuola che persegua la
continuità dell'apprendimento e valorizzi le inclinazioni personali degli
studenti. Vogliono incrementare la loro formazione mediante il sostegno di
iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni. La
scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata
ai valori democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità
dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno. Chiedono maggiori fondi per la scuola pubblica E intanto 196 posti in meno sono previsti per
l’anno scolastico 2012 / 2013 per quel che riguarda la categoria di Direttori
dei Servizi Generali ed Amministrativi. E La maggior parte dei tagli si concentrano al
sud dell’Italia.
Ad unirsi alle proteste degli studenti anche insegnanti e
precari. Il loro compito è uno tra i più importanti nella società. La
formazione e la preparazione degli studenti è alla base del nostro futuro.
Proprio per questo è necessario ridare dignità al lavoro di ogni insegnante; è necessario che
ad essi venga al più presto data la possibilità di svolgere il proprio ruolo
serenamente. Si è chiesta cultura. La risposta, nella maggior parte dei casi, è stata quella di polizia e fumogeni.
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