Giornalisti sul campo: un’esperienza
indimenticabile
di Giulia Conte
Giunti nella
capitale, quindici studenti dell’Istituto “Vincenzo Lilla” hanno iniziato
l’esperienza più emozionante della loro vita.
Grazie ai fondi
europei, i ragazzi hanno soggiornato per un mese intero a Roma, accompagnati
dai docenti Cosima D’Elia, Stefania Ignazzi, Italo Pellegrino e Laura Tafuro.
A seguire i
ragazzi è stato il tutor di azienda Giuseppe Vernaleone, di supporto sono
stati, invece, Dario Bertini e Francesca Gigli e la tutor virtuale Patrizia
Notarnicola.
La voglia di
imparare, il desiderio di conoscere erano già presenti nei bagagli di tutti i
ragazzi, ma nessuno di loro era consapevole di quello che avrebbe trovato a
Roma.
Da subito pronti
a qualsiasi attività, hanno svolto bene il loro compito grazie alle nozioni
assimilate nelle lezioni pomeridiane del Pon di giornalismo.
Gli studenti
hanno potuto toccare con mano quello che avviene nel campo giornalistico: non
hanno solo scritto articoli, ma hanno sperimentato quello che si chiama
giornalismo radiofonico e televisivo. Grazie alla disponibilità di Gianluca
Semprini, gli stagisti si sono cimentati
nei lanci dei telegiornali e, davanti ad una telecamera, hanno provato emozioni
e sensazioni che difficilmente dimenticheranno. Emozionante e forse anche più è
stato il visitare, insieme a Simone Rossi, la sede delle tre radio, Radio
Montecarlo, Virgin Radio e Radio105, dove presta lavoro.
Indossare le
cuffie, sentire la propria voce, registrare parole, frasi hanno suscitato
brividi di gioia. Per molti ragazzi è risultata l’esperienza più bella, perché
in radio non vi sono immagini, ma solo voce: la voce può essere un'arma potente, capace di unire i vicini
ai lontani facendoli vibrare all'unisono per la bellezza della sua natura.
Gli stagisti si
sono recati, inoltre, nelle sedi televisive di Sky, Mediaset e Rai e hanno
persino partecipato alla diretta di Porta a Porta con Bruno Vespa.
Tra le ore di
lezione e le uscite, i ragazzi hanno anche instaurato legami tra di loro che si
sono rafforzati nel corso del mese vissuto insieme. Non sono mancate le visite
nei magnifici luoghi della capitale: da Villa Borghese al Capidoglio, dai Musei
Vaticani a Montecitorio.
I ragazzi a
scherzare tra un articolo ed un altro, ad emozionarsi davanti alle opere di
Tiziano sono cresciuti insieme e hanno migliorato le loro capacità nel campo
giornalistico. Questa esperienza dello stage ha aperto ai giovani una nuova
“porticina” sul mondo del lavoro. Questa dello stage non è solo un percorso
formativo, ma anche un’esperienza di
vita, perché gli stagisti hanno potuto sperimentare quella che poi sarà la vita
universitaria, lontana dalla propria famiglia. I ragazzi, pienamente
soddisfatti, rifarebbero l’esperienza e la consigliano a tutti, ma in
particolare a coloro che amano conoscere ed imparare.
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