domenica 11 novembre 2012



Venuto al mondo: un libro meraviglioso, un film criticato
Tra guerra e vita,la morte e la nascita, un film che ripercorre i principali valori umani
di Luca Barco

«Il libro l’ho scritto come in un continuo stato febbrile, mi commuovevo, piangevo. Sergio mi è stato vicino in ogni momento, è stato il mio editor, abbiamo la stessa sensibilità e la stessa visione del mondo. Al cinema si lavora per sottrazioni, per grandi sintesi, io sono magmatica, fantasmagorica. Comunque è un progetto che va avanti senza fretta, i libri sono libri e i film sono film».
Così Margaret Mazzatini parla del suo bestseller, ovvero“Ventuto al mondo”, pubblicato nel 2008, come un soggetto cinematografico che sarà presente nelle sale cinematografiche l’8 novembre 2012.
Il libro, definito non come un romanzo storico ma come “una favola dura e luminosa, un affresco d’amore e di dolore privato che si fa cosmico”, è diventato un film di genere drammatico, che è stato diretto dal marito della scrittrice, Sergio Castellito, che in un’intervista al Messaggero spiega la nascita del film: «Sei anni fa non esisteva nemmeno il libro. Margaret e io abbiamo preso un aereo e siamo andati a Sarajevo, trovando una città ancora sfasata e confusa, nella quale vittime e carnefici passeggiano insieme. Poi è venuto il romanzo, scaturito dalla profonda impressione suscitata in mia moglie dal massacro dei Balcani, ed ecco il film: racconta l’opposto degli orrori della guerra, cioè una grande storia d’amore e di maternità».
Il noto attore invita ad andare a vedere questo film <archetipi
della vita e tocca corde profonde. Girarlo è stata un’avventura umana straordinaria. E il tono mélo è come un bisturi che mi ha permesso di accedere alle emozioni più potenti>>.     
                            
Le aspettative sul film sono tantissime, come le promesse fatte dal regista e dagli attori protagonisti, Penelope Cruz e Emile Hirsch, ma la vera questione è se il film avrà lo stesso consenso avuto dal libro, anche perché la stessa scrittrice accusa di tagli alle storie e ai personaggi. Il film non sarà presente al festival di Venezia e il regista, sempre nella stessa intervista, accusa il mondo del cinema di avere pregiudizi : «Non intendo fare polemiche ma credo che il mondo dei festival sia dominato da una visione programmatica, direi ideologica del cinema. Esiste un pregiudizio nei confronti di chi, come me, non insegue la laurea honoris causa della critica. Io voglio quella del pubblico, lo stesso che al festival di Toronto mi ha riservato ovazioni».
Inoltre, questo film sarà copiato in 350 pellicole da Medusa. La sfida in questo film non è stata solo riprodurre in immagini un romanzo, ma mettere insieme immagini di tanti temi: guerra, maternità, amore e amicizia, una sfida accettata da Castellito che ,con molto coraggio, ha inserito tutti i temi e ha reso bene l’idea di una storia sì inventata ma piena di piccole verità, di grandi valori umani.
Uniche pecche del film  - secondo alcuni critici - sono l’interpretazione ritenuta “sbagliata” di Sergio Castellito e le colonne sonore ritenute inadatte e messe pressoché “a caso”. Ma a parte la critica, il vero parere che vuole ascoltare il regista sono le impressioni del pubblico

TRAILER  

INTERVISTA PIETRO E SERGIO CASTELLITO 

INTERVISTA 2 

Nessun commento:

Posta un commento