“ Siamo donne, oltre alle gambe c’è di più”
di Federica Gioia e Antonella
Matarrelli
“Ragazze, non
svendete il vostro corpo”: questo è il messaggio che vuole far giungere la
regista Francesca Comencini alle
giovani donne del ventunesimo secolo, che si trovano a strumentalizzare il loro
corpo per conquistare un posto di lavoro.
Questo
è il tema centrale del suo primo lavoro cinematografico, che ha realizzato
ispirandosi al libro “Il cielo con un dito” di Claudio Bigagli.
"Ormai sono vecchia, guardo con tenerezza
i figli e le figlie di questo paese, che questo
paese protegge molto male e molto poco, soprattutto le ragazze".
Questa è stata la risposta data dalla regista, quando le è stato chiesto del
perché avesse scelto di realizzare un film con un tema così attuale.
Il film racconta la storia di due ragazzi, Gina
e Marco, si trovano a vivere una storia, dove l’amore ha un’importanza
relativa. Lei ha un appuntamento con un uomo politico importante che l'aiuterà
ad entrare nel mondo dello spettacolo, lui è stato appena assunto come autista
e il primo incarico è quello di andare a prendere la ragazza e accompagnarla
all'incontro. Ed è cosi che i due giovani della periferia romana si incontrano
nell'arco di una sola giornata, perché l'uomo politico rinvia continuamene
l'appuntamento, avendo la possibilità di conoscersi, di svelarsi, di piacersi,
di divertirsi insieme, ma l'incontro con il politico avverrà e “un happy end
non sarebbe stato possibile, ma
c'è molta, molta speranza”, come la stessa regista ha confessato durante
un’intervista.
I due giovani del film pensano che sia anche
normale accettare compromessi, essere raccomandati, pur di ottenere un posto di
lavoro, divenuta ormai una lontana speranza per i giovani di oggi, che non
riuscendo a sostenere una situazione precaria, spesso scelgono la strada del
suicidio, a loro avviso più semplice. Obbiettivo, quindi, che si è posta
Francesca Comencini nella realizzazione del film, a cui non ha dato ancora un
titolo definitivo, è quello di
incentivare i giovani ad riappropriarsi della propria integrità e libertà.
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