LE LUCI D’ITALIA SI ACCENDONO SU BRINDISI
di Mattia
De Gaetani , Luca Cavallo e Gianmarco Spina
Le
maggiori autorità politiche e religiose, dopo la strage di Brindisi, sono intervenute con riflessioni in diverse
manifestazioni commemorative.
Subito
dopo la catastrofe, il sindaco Cosimo Consales, si è adoperato nell’
organizzazione di una manifestazione
straordinaria, che poi si è svolta in Piazza “Vittoria”.
Alle
15.30, in 5 mila si sono riuniti per far sentire la propria voce contro chi ha commesso
questo barbaro attentato.
Nella
folla, oltre ai molti cittadini, hanno partecipato varie associazioni come
l’Arci ragazzi, scout e l’ UDS.
La folla ha contestato i politici. L'arcivescovo
Rocco Talucci, nel suo intervento, ha invitato gli autori dell'atto
terroristico a pentirsi. “Recuperate un
pizzico di dignità” ha detto.
A seguire c’è stato l’ intervento del presidente della
regione Puglia Nichi Vendola.
Attraverso il suo
doveroso discorso ha voluto ricordare cos’ è la scuola: “Oggi ho pensato a tutte le volte che ho accompagnato i miei
nipotini a scuola, a come le famiglie affidino i figli alla scuola, pensano
alla scuola come al luogo più sicuro.
La sicurezza non è militarizzare il territorio, ma è creare relazioni,
sviluppare l'intelligenza “.
Segue Scoditti, il quale ha esortato le città
attorno alla provincia brindisina ad essere solidali con tutte le famiglie con
un simbolo, un fiore bianco, affisso fuori dalle abitazioni.
La manifestazione non è stata solo fine a se stessa, nei giorni seguenti, molti istituti scolastici, toccati in prima
persona dall’ orribile vicenda, hanno dato vita velocemente ad iniziative con
lo scopo di riaffermare i valori della
giustizia sociale e della legalità: molteplici fiaccolate,veglie religiose
e laiche, scuole aperte sono state la dimostrazione che i giovani non sono
indifferenti a queste tematiche.
Altro momento toccante, incipit di diversi pensieri, è stato il funerale della
vittima, che è stato celebrato lunedì 21 maggio, presso la Chiesa Madre di
Mesagne, alle 16.30.
Hanno partecipato alla laudatio funebris anche i ministri Paola
Severino e Francesco Profumo, il presidente della Regione Puglia, Nichi
Vendola, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del
Copasir Massimo D’ Alema ed, infine, il premier Mario Monti, che è intervenuto dicendo: “Ho visto un grande dolore
ma anche una città dei giovani e una popolazione di grande forza e compostezza
che ha una voglia di reagire che mi ha impressionato”.
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