sabato 26 maggio 2012


LE LUCI D’ITALIA SI ACCENDONO SU BRINDISI
di Mattia De Gaetani , Luca Cavallo e Gianmarco Spina

Le maggiori autorità politiche e religiose, dopo la strage di Brindisi, sono intervenute con riflessioni in diverse manifestazioni commemorative.
Subito dopo la catastrofe, il sindaco Cosimo Consales, si è adoperato nell’ organizzazione di una manifestazione  straordinaria, che poi si è svolta in Piazza “Vittoria”.
Alle 15.30, in 5 mila si sono riuniti per far sentire la propria voce contro chi ha commesso questo barbaro attentato.
Nella folla, oltre ai molti cittadini, hanno partecipato varie associazioni come l’Arci ragazzi, scout e l’ UDS.
La folla ha contestato i politici. L'arcivescovo Rocco Talucci, nel suo intervento, ha invitato gli autori dell'atto terroristico a pentirsi. “Recuperate un pizzico di dignità” ha detto. 
A seguire c’è stato l’ intervento del presidente della regione Puglia Nichi Vendola.
 Attraverso il suo doveroso discorso ha voluto ricordare cos’ è la scuola: “Oggi ho pensato a tutte le volte che ho accompagnato i miei nipotini a scuola, a come le famiglie affidino i figli alla scuola, pensano alla scuola come al luogo più sicuro. La sicurezza non è militarizzare il territorio, ma è creare relazioni, sviluppare l'intelligenza “.
Segue Scoditti, il quale ha esortato le città attorno alla provincia brindisina ad essere solidali con tutte le famiglie con un simbolo, un fiore bianco, affisso fuori dalle abitazioni.
La manifestazione non è stata solo fine a se stessa,  nei giorni seguenti,  molti istituti scolastici, toccati in prima persona dall’ orribile vicenda, hanno dato vita velocemente ad iniziative con lo scopo di riaffermare i valori della giustizia sociale e della legalità: molteplici fiaccolate,veglie religiose e laiche, scuole aperte sono state la dimostrazione che i giovani non sono indifferenti a queste tematiche.
Altro momento toccante, incipit di diversi pensieri, è stato il funerale della vittima, che è stato celebrato lunedì 21 maggio, presso la Chiesa Madre di Mesagne, alle 16.30.
Hanno partecipato alla laudatio funebris anche i ministri Paola Severino e Francesco Profumo, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Copasir Massimo D’ Alema ed, infine, il premier Mario Monti, che è intervenuto dicendo: “Ho visto un grande dolore ma anche una città dei giovani e una popolazione di grande forza e compostezza che ha una voglia di reagire che mi ha impressionato­”.



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