sabato 26 maggio 2012


Mesagne piange la piccola Melissa
Lutto cittadino per la città di Mesagne, esempio seguito anche da altre città limitrofe. 
di Roberta D’Elia e Vincenzo Galiano
Lunedì 21 Maggio nella città di Mesagne, cittadina della provincia di Brindisi, si sono svolti i funerali di Melissa Bassi, la ragazza rimasta uccisa nell’attentato di sabato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi.
Il paese non aveva mai visto così tanta gente, circa diecimila persone presenti al funerale, presenti anche il primo ministro Mario Monti, Gianfranco Fini presidente della Camera e altre importanti autorità politiche nazionali e locali, come il presidente della Regione Nichi Vendola.
Già alle tre del pomeriggio, la città era stracolma di gente; il piazzale adiacente la chiesa, la chiesa stessa e la piazza principale di Mesagne erano già quasi impercorribili. Sono stati sistemati nella città due maxischermi, per permettere a tutti di assistere ai funerali.
Di fondamentale importanza la presenza di Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione antimafia “Libera”, che ha portato, come sempre, la rabbia e il coraggio degli uomini dell’antimafia, incitando a non avere paura e a lottare sempre tutte le forme e le forze di illegalità.
“Tutti dobbiamo rompere l'omertà, i silenzi, le complicità. Dobbiamo avere il coraggio delle nostre azioni. Il cuore ci deve dare la forza” ha detto il coraggioso prete.
 La dichiarazione di Mario Monti: “Ho visto un grande dolore, ma anche una città dei giovani e una popolazione di grande forza e compostezza che ha voglia di reagire che mi ha impressionato”.
Decine e decine gli striscioni, i manifesti, i cartelloni che esprimevano i sentimenti di rabbia, di dolore, di amore per la piccola Melissa, ma soprattutto il coraggio degli studenti che non hanno paura di farsi vedere in piazza a dimostrare che la violenza non può fermare le idee.
Toccante il ricordo di alcuni compagni di scuola, letto dagli stessi durante la celebrazione: "Il tuo banco non sarà mai vuoto. Anche da lassù non smettere di ridere come facevi sempre".
Ancora non è stato trovato il responsabile della strage, ma una cosa è sicura: Melissa non tornerà mai più a scuola e non potrà più riabbracciare sua madre, qualsiasi sia il motivo di quella bomba di quel maledetto sabato mattina.
                                                          

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