sabato 26 maggio 2012


Come non lasciarsi prendere dal terremoto
Il trauma post terremoto: aspetti, conseguenze e durata
I consigli dell’esperto per superare lo choch da terremoto
Di Luca Barco

Sono tante le persone che hanno visto le traumatiche scene del terremoto che la notte tra sabato 19 e domenica 20 maggio ha colpito l’Emilia Romagna (precisamente le provincie di Ferrara e Modena) con magnitudo 6.0.
Uno dei tanti problemi da superare, a parte i danni e le lesioni agli edifici, è il trauma psicologico dei terremotati, anche se hanno reagito in modo diverso rispetto agli aquilani, con molta più calma, tranquillità e soprattutto con realismo.
Però il trauma c’è e si nasconde anche dietro a questa apparente tranquillità: c’è ancora chi si sveglia alle 4 si notte con la sensazione di un Dejà-vù, con la paura che la terra tremi, nonostante fosse tutto tranquillo.
A Ferrara gli studenti universitari di altre regioni sono subito tornati ai loro paesi, prendendo il primo treno in stazione o il primo aereo in aeroporto che li riportasse a casa,e sono soprattutto questi studenti che sono i più traumatizzati, come i bambini e i ragazzi, del resto. Un esperto di sindrome da stress post traumatico ha pubblicato sul sito sussidiario.net una intervista nel quale spiega cosa avviene nella mente della gente colpita da traumi e come reagire:
1.      Quando si vive una situazione traumatica, vengono colpite le zone emotive ed emozionali della persona, poiché ciò che si sta vivendo rappresenta un pericolo per la propria incolumità e quella dei parenti più cari. E questa sensazione ritorna sempre nella mente  ogni qualvolta che qualche segno della realtà rievoca le circostanze che hanno generato il trauma (come in questo caso può essere la notte).

2.      Gli effetti di questo trauma possono durare pochi giorni, poche settimane o pochi mesi quanto alcuni anni: dipende dalla fisiologia della persona e quanto è predisposta ai disturbi da stress post traumatico, perché più si è predisposti a ciò, più ci sono attacchi di panico e molteplici fattori di ansia.

3.      Per poter superare un trauma come quello di un terremoto, non c’è bisogno di una cura di psichiatrici specialisti: basta un ottimo sostegno morale da una figura familiare o comunque molto cara in cui la persona ripone fiducia: ma anche questo dipende dalla personalità: di sicuro se il trauma è assorbito da gente più sensibile, questo lascerà una traccia grave e profonda, mentre i soggetti meno sensibili riusciranno a metabolizzare in fretta l’evento traumatico. Ed è sbagliato pensare che  la situazione si aggravi partecipando ad altre scosse. Anzi, è vantaggioso perché la persona riesce a gestire meglio la situazione e a non avere più paura.

Per i bambini è tutto un argomento a parte perché la loro psicologia è mo

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