Terremoto
notturno sorprende la pianura Padana.
Si contano 7 morti. Tanti gli sfollati e i
feriti. Ma soprattutto tanta la paura tra i cittadini.
di Pietro Marraffa e Francesca Micelli
Domenica 20 maggio, durante la notte, una forte
scossa di terremoto ha colpito l’Emilia Romagna, sorprendendo i cittadini della
provincia di Ferrara, Modena Parma e Bologna.
Ma come, un terremoto in Pianura Padana? Si è del
tutto possibile.
Secondo la classificazione sismica dell’Italia, la zona dell’ Emilia Romagna non è a rischio di terremoti. Tuttavia il terremoto del 5.9° Richter che aveva l’epicentro a Mirandola, tra Parma e Ferrara, rientra chiaramente nella fase evolutiva della geologia del luogo. La progressiva migrazione delle falde verso est provoca una profonda deformazione anche nell'area padana, che continua ancora ai nostri giorni. E questo spiega la realtà del terremoto e la sua intensità.
Secondo la classificazione sismica dell’Italia, la zona dell’ Emilia Romagna non è a rischio di terremoti. Tuttavia il terremoto del 5.9° Richter che aveva l’epicentro a Mirandola, tra Parma e Ferrara, rientra chiaramente nella fase evolutiva della geologia del luogo. La progressiva migrazione delle falde verso est provoca una profonda deformazione anche nell'area padana, che continua ancora ai nostri giorni. E questo spiega la realtà del terremoto e la sua intensità.
Infatti, il terremoto, pur non essendo paragonabile a quello de L’Aquila,
ha provocato seri danni e continuano ancora a verificarsi altre scosse di
assestamento che tengono in allarme le autorità. Da domenica scorsa, sono state centinaia
le scosse di assestamento che hanno riguardato la zona, dove il primo violento
sisma ha causato sette morti, oltre 5.000 sfollati e gravi danni a case,
industrie e patrimonio artistico.
Martedì il governo ha
decretato lo stato di emergenza per le aree colpite. Inoltre, proseguono le
verifiche dei vigili del fuoco e della protezione civile a tutti gli edifici
lesionati.
Intanto, alcuni cittadini
hanno avviato i primi tentativi di risistemare le proprie abitazioni. Tanti
sono, infatti, gli sfollati e le persone che hanno visto crollare le proprie
abitazioni e lo Stato sta provvedendo anche a questo.
I 150 milioni di euro risparmiati con il taglio dei
rimborsi elettorali sono stati assegnati ai terremotati dell'Emilia Romagna e
alle popolazioni che hanno subito danni causati da eventi naturali negli ultimi
tre anni. Lo ha deciso l'aula di Montecitorio, approvando un emendamento
presentato dai relatori del testo sulla trasparenza dei bilanci e sul
finanziamento dei partiti. A favore dell'emendamento
si sono dichiarati tutti i gruppi politici.
Quindi, chi ha
avuto la casa danneggiata dal terremoto del 20 maggio potrà usufruire di un
contributo per l'autonoma sistemazione di 100 euro per ogni componente del
nucleo familiare, fino ad un massimo di 600 euro mensili.
Intanto, sono stati Costruiti dieci campi, venti
strutture coperte e otto hotel messi a disposizione, per un totale di 5.142
persone ospitate.
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