sabato 9 aprile 2011

Sigarette e cocaina tra i ragazzi

Aumentano consumo e decessi in Europa

di Francesca Camarda

La droga e il fumo sono gli argomenti di cui al giorno d’oggi si parla maggiormente. Il numero di giovani e adolescenti che iniziano a farne uso è in costante aumento.

I ragazzi italiani fumano la loro prima sigaretta già all’età di tredici anni. Si pensa che uno dei possibili responsabili sia il cattivo esempio dei programmi trasmessi nella televisione. Questo vizio riguarda soprattutto le ragazze. I ragazzi sostengono di non essere a conoscenza dei possibili rischi derivanti dall’uso continuo e precoce di sigarette. Quindi persuaderli a smettere di fumare facendo leva sulle malattie causate dal fumo, non serve a nulla. La motivazione che i giovani danno sul perché abbiano iniziato a fumare sono molteplici: alcuni lo hanno fatto per sperimentare qualcosa di nuovo, altri per sembrare adulti, altri ancora per scaricare lo stress o più semplicemente per seguire l’esempio dagli amici. A quanto pare, quindi, la strada da fare è ancora lunga.

Ma il fumo non è l’unico problema grave da affrontare. In Italia resta anche allarmante il problema cocaina, con circa 14 milioni di individui (15-64 anni) che l’hanno provata nella loro vita e circa 4 milioni che l’hanno consumata nell’ultimo anno.
Il consumo è concentrato soprattutto in alcuni Paesi occidentali dell’Ue (Danimarca, Irlanda, Spagna, Italia e Regno Unito) e con incidenze sui giovani adulti (15-34 anni) che vanno dal 2,9% dell’Italia al 6,2% del Regno Unito. Il rapporto 2010/2011 dell’Osservatorio Europeo rileva un aumento dei decessi associati al consumo di cocaina. Il quadro che emerge è sconfortante. La cocaina sta vivendo un vero e proprio boom.



Eppure le politiche sulla tossicodipendenza del nostro paese continuano a essere improntate al proibizionismo. Un modo di affrontare il problema che a livello internazionale è stato abbandonato, proprio perché non ha dato grandi risultati. Quindi come si può ben notare, il consumo di queste sostanze non è solo elevato, ma anche in aumento. Il senato ha approvato un maxi emendamento contro la droga sul quale il governo ha posto la sua fiducia. Sono previste pene per chi spaccia (dai sei ai venti anni) e multe per i consumatori, senza distinzione tra droghe leggere e quelle pesanti.

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