È vero che dopo i confetti escono i difetti?
Convoliamo a nozze?! No, grazie!
Ormai la società di oggi è cambiata. Sono molte le coppie vip e non che invece di sposarsi scelgono di convivere. Molti lo fanno perché non vogliono affrontare un'esperienza così importante come il matrimonio. E c'è chi ha addirittura dichiarato che la convivenza potrebbe essere il primo passo verso un rapporto abitudinario.
Altri invece pensano il contrario, che una relazione può dirsi consolidata sol
o davanti all'altare e che non potrebbero sopravvivere senza il loro partner sempre vicino.
Chi ha ragione?
Innanzitutto bisogna dire che convivere con il proprio partner non è come fare una vacanza di due settimane.
Perché in questo caso ci si sveglia la mattina con la voglia di divertirsi, senza la preoccupazione di fare il letto, preparare la colazione, il pranzo, fare il bucato, o
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andare alla posta a pagare le bollette. Gli unici pensieri sono andare al mare, fare lunghe passeggiate il pomeriggio, uscire la sera.
Ma la vera e propria convivenza non dura solo una settimana, non è un viaggio di piacere, non ha una scadenza, per i primi giorni sembra quasi una vacanza, ma dopo settimane iniziano ad arrivare i problemi seri.
Si devono contenere le spese, perché non si è alle dipendenze di nessuno e non si è in un albergo, la coppia deve contribuire a collaborare in casa e a dividersi i compiti, deve cercare di stabilire un ordine psicologico per mantenere la coppia in equilibrio.
Grazie a questa esperienza alcune coppie riescono a realizzare il concetto di unione e di condivisione, e soprattutto riescono a capire se sancire la coppia di fatto con il matrimonio oppure separarsi e ricominciare la vita normale di tutti i giorni precedente all'esperienza stessa.
Grazie anche a dati statistici sappiamo che il 46,7 % degli interessati sceglie di convivere anziché affrontare un grande passo come il matrimonio perché forse insicuro del risultato che il connubio potrebbe portare.
Quindi ricapitolando l'unione di fatto per molti suoi aspetti è preferita dalla gran parte delle coppie italiane perché consente loro di misurarsi con la vita insieme ma non li vincola per sempre.
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