venerdì 21 gennaio 2011

Volere è potere

We want sex: donne alla conquista dei diritti

di Natalia Proto

We want sex. Il nuovo film uscito a dicembre 2010 che celebra il
movimento sindacale femminile sembra aver fatto molto successo. Il film è ambientato nel 1968 nell'Essex, contea
dell'Inghilterra orientale, precisamente in una fabbrica Ford. Vi lavorano, stipendiati dignitosamente, 55.000 operai uomini e 187 donne, che si occupano della cucitura e della rifinitura della pelle che ricoprirà i sedili e le portiere delle automobili realizzate dai colleghi uomini.



Ma la situazione precipita quando questi ultimi vengono trasferiti nella nuova sede lasciando le donne in quella vecchia, mal ridotta e decadente dove continuano a lavorare, declassate però senza qualifica.

Organizzano pertanto una rivolta capeggiata da Rita O'Grady. All'inizio la protesta assume dei toni ingenui ma, successivamente si inasprisce fino a raggiungere il Parlamento. Qui le donne chiedono prima di percepire lo stesso salario dei colleghi uomini, poi chiedono di essere trasferite nella nuova sede. Danno così vita al primo sciopero con l'efficace sostegno della parlamentare Barbara Castle.

L’idea di girare We Want Sex nasce dalla visione di un programma radiofonico chiamato"The Reunion". Quando allo show parteciparono le vere donne che cambiarono la storia scioperando nel ’68, il produttore Stephen Wooley ingaggiò il regista del brillante film britannico Calendar Girls (Nigel Cole), incontrò le “ragazze” di Dagenham e discusse con queste ultime le potenzialità di una sceneggiatura che riprendesse le loro vite passo dopo passo.

Il film non vuole solo celebrare il "girl power" ma soprattutto vuole far conoscere fatti realmente accaduti ma che restano sconosciuti persino a Londra stessa.

L'interesse suscitato dal film sta proprio nel fatto che esso abbraccia i temi più attuali e più sentiti in modo particolare dal pubblico femminile. La grande forza della pellicola di Nigel Cole sta tutta nell'ironia: lo scopo preposto è quello di raccontare un tema drammatico come quello della disparità tra i sessi con un tono brillante, proprio come il carattere di questo gruppo di donne spigliate, ironiche e a volte anche un po' volgari.

Colpisce lo spirito della leader che si presenta intelligente, ironica, sfacciata, con una vera voglia di cambiamento.

Senza mai cadute di stile la pellicola diverte, emoziona ed entusiasma,e ciò grazie aòlla funzionale regia della Cole. La direzione degli attori, la musica, si sposano piacevolmente senza mai cadere nel banale. Una commedia equilibrata che quindi oltre a strappare grosse risate offre spunti di riflessione.

Nessun commento:

Posta un commento