venerdì 21 gennaio 2011

“Sogna, ragazzo sogna!”

I giovani devono inseguire le loro ambizioni

di Carmela Santoro e Giovanna Suma

“Volere è poco; occorre volere con ardore per raggiungere lo scopo”. Questo aforisma di quel “nasone” di Ovidio dovrebbe accompagnare la vita di ogni adolescente.

Da piccoli tutti, vivendo in un mondo fiabesco, hanno quell’ingenua convinzione che ci sia il “vissero felici e contenti”. Ma purtroppo nella vita esistono i cosiddetti antagonisti: il sogno svanisce e ci si catapulta nella malinconia.

Spesso la natura dell’uomo si mescola e si modifica, deve fare i conti con le esperienze, con circostanze negative. Tutto sembra impossibile, le strade tortuose e piene di salite. Ma arriva il giorno in cui bisogna prendere in mano le redini della propria vita. Aprire quel cassetto: il sogno si era nascosto in un piccolo angolino. Le iniziative da intraprendere si riassumono in “coltivare” e “credere” nelle proprie aspirazioni o nei propri desideri, perché come dice la canzone di Cenerentola “ i sogni son desideri”… forse nei primi periodi in cui ci impegniamo, i risultati non si vedono e talvolta ci deludono. Questo non basta però a cancellare “qualcosa” per cui ci battiamo e lottiamo giorno dopo giorno. Le fatiche e i dolori ci ricompenseranno: “siamo noi gli artefici del nostro destino”.

La peculiarità che da sempre ha caratterizzato l’essere umano e l’ha distinto dall’animale è il sogno. Una passione ti corrode, ti chiama, ti impedisce di vivere se non la affronti e se non le dai lo spazio che lei reclama.

L’unica accortezza del giovane è quella di distinguere il sogno “vero” dall’utopia, due mondi antitetici che si attraggono e si respingono; che si scontrano e si fondono. L’uno non può vivere senza l’altro. L’illusione fiorisce proprio dall’ombra del sogno ma senza questo non germoglia, e la vita stessa appassisce.

E come già detto i sogni si realizzano solo se si crede veramente, se ciò non accade significa che quelli non si possono nemmeno definire tali: si è caduti in una grande illusione. E per evitare di incorrere in questo errore basta non “deporre le armi”. E solo così ci si accorgerà che nessun ideale è irrealizzabile.

“Ma la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire”( R. Vecchioni) …e con questo presupposto inizia la salita.

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