venerdì 21 gennaio 2011

La felicità non è in vendita!

Da secoli l'uomo ricerca la strada della felicità.

di Carmen Santagada e Letizia Di Noia

Che rumore fa la felicità? Non è solo il titolo di una canzone dei Negrita.
È la domanda del secolo. Tutto quello che cercano gli uomini è la felicità. Da sempre. La nostra società spesso la ricerca nel materialismo. La felicità si trova nelle piccole cose. Quelle di tutti i giorni.

Il genere umano è alla continua ricerca di quel sentimento così ambito da tutti.
La felicità è silenziosa. Non fa rumore. A volte, per quanto lo siamo, non ci accorgiamo nemmeno di essere felici.
Essere felici è un diritto. Diritto sancito espressamente anche in alcune costituzioni, come in quella degli Stati Uniti d'America, insieme al diritto alla libertà e alla vita.
Rinunciare alla felicità vorrebbe dire rinunciare a vivere.

Ma come si ottiene questo diritto inalienabile?
La felicità, che non va confusa con la serenità o la gioia, è difficile da ottenere, a quanto pare.
Non ci sono regole o manuali.
L'economista Andrew Oswald ritiene che la felicità dipenda dal denaro in maniera rigorosamente proporzionale.
C'è chi, per fortuna, la pensa diversamente. Già Aristotele diceva "è chiaro che non è la ricchezza il bene da noi cercato: essa infatti ha valore solo in quanto utile".
Col passare dei secoli sono ancora molti quelli a sostegno del concetto che "la ricchezza non produce la felicità".
È stato perciò definito nel 1974 da Richard Easterlin, professore di economia all'università della California, il "paradosso della felicità". Secondo Easterlin quando aumenta il reddito la felicità umana aumenta fino a un certo punto, poi comincia a diminuire, seguendo una curva a U rovesciata.
E se invece fosse davvero come dice Oswald, come spiegheremmo l'insoddisfazione dell'uomo di oggi?
La risposta è semplice. L'uomo cerca di riempire il suo vuoto interiore con i beni materiali. È tutto inutile. Se la felicità non c'è non si fa altro che creare un vuoto più profondo. Il problema è che si cerca la felicità là dove non c'è.

Non è necessario avere un lavoro perfetto, il potere, o la famiglia del Mulino Bianco per essere felici.
La felicità è uno stato d'animo, e come tale va cercato dentro di noi.
Non è nemmeno un'utopia.
Esiste, perchè una volta vissuta, la felicità non può più essere dimenticata.




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