giovedì 15 aprile 2010

Omar scarcerato!


di Carola Fella e Graziano De Stradis


Era il 21 febbraio 2001 quando Omar Favaro e la sua fidanzata Erika De Nardo, allora rispettivamente di 15 e 17 anni, divennero autori conniventi di un massacro ai danni della madre e del fratellino 12enne della giovane. Nel dicembre del 2001 il Tribunale per i Minorenni di Torino aveva condannato il ragazzo a 14 e la ragazza a 16 anni di carcere. Ancora oggi c'è un buco nero in questa tragedia, il movente. Forse la gelosia assurda verso Gianluca, forse qualcosa di proibito.

Oggi dopo 9 anni di reclusione Omar è tornato in libertà.« Ora ho pagato il mio debito, lasciatemi in pace. Voglio stare tranquillo» ha detto. La sua condanna sarebbe dovuta terminare infatti il 17 aprile. Ma grazie ai 45 giorni di libertà anticipata che il magistrato di sorveglianza gli ha concesso per ogni semestre, si è conclusa prematuramente. Una decisione dettata dal fatto che Omar ha lavorato ad Asti come giardiniere, in regime di semilibertà, per 600 euro al mese e si è comportato come un detenuto modello. Il giardinaggio potrebbe essere il suo lavoro anche da uomo libero. Inoltre durante la detenzione ha ottenuto la patente europea.

Gli avvocati del giovane hanno precisato di essere soddisfatti perché si e completato il lungo percorso rieducativo e Omar può essere reinserito a pieno titolo nella società avendo espiato le sue colpe. Inoltre ha dichiarato la sua indifferenza verso Erika e confessato di voler fare una nuotata a mare.

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