giovedì 15 aprile 2010

Il POZZO E L'ARANCIO: giovani di Oria tra cultura bellezza e poesia.

di Patisso Alina.






La cultura è un ornamento nella buona sorte, un rifugio nell'avversa”.La citazione di Aristotele sottolinea l’importanza della cultura che nobilita l'uomo sia quando è arricchimento dello scibile umano,sia se è lo sfogo di condizioni meno propizie, quali il dolore, l’inquietudine, l’angoscia… così la cultura fuori dai banchi di scuola ,può esprimersi attraverso il componimento di una canzone, la stesura di un libro o la produzione di una poesia. E il mondo giovani condivide il pensiero del filosofo? I giovani sono ancora sensibili e profondi?

…Tvttb, x, xk ecc...gergo, espressioni, modi di dire e di scrivere di adolescenti e (perché no?) anche di adulti catapultati in un mondo dove chat ed sms sono quasi l’unico mezzo di comunicazione, provocano povertà di lessico e inadeguatezza al dialogo, le quali sembrano essere “catene” che legano e costringono la capacità di esprimere la ricchezza e complessità di sentimenti, le emozioni e i pensieri propri dell’età giovanile. A volte pare vedere la figura evangelica del giovane epilettico che si agita, digrigna, senza riuscire a tirar fuori ciò che ha dentro.


Come possiamo dunque risolvere la questione? Proponendo un percorso culturale? Questo mondo in cui viviamo ha bisogno della bellezza e della creatività per non sprofondare nella disperazione .La bellezza ,come la verità, è ciò che procura gioia all’animo umano,è il frutto prezioso che resiste all’usura del tempo; la bellezza di un’opera d’arte, quella di una cattedrale, di un testo musicale può rappresentare un’occasione di apert

ura alla trascendenza; é un’esperienza di grazia che parla al cuore dell’uomo. Valorizzando ciò che i giovani chiamano “bello”, esaltando la loro creatività sarà facile farli varcare la soglia della cultura. L’associazione culturale oritana "il pozzo e l’arancio"nasce con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura attraverso la propria creatività unica ed originale.
Per capire gli obiettivi e l’attività di quest’associazione si è deciso di andare a fare quattro chiacchiere con il direttore generale Pierdamiano Mazza,il direttore artistico Luca Carbone e con il coordinatore artistico Mino Candita. Ecco riportata l’intervista fatta a questi giovani che amano la cultura, in particolare la poesia che si auspicano di far amare questa nobile arte dell’(ars poetica) e tutto il suo bagaglio di emozioni agli altri giovani.

Come nasce il premio letterario il pozzo e l’arancio?
Nasce nel 2005quando eravamo poco più che diciassettenni come omaggio alla grande tradizione letteraria italiana auspicandoci come obiettivo quello di avvicinare i giovani alla nobile”ars poetica”che nella nostra patria annovera almi cultori.


Perché il nome il “pozzo e l’arancio”?
Il nome trae origine dalla leggenda che vuole il serafico assisiate di passaggio ad Oria.Pare infatti che San Francesco nella sua permanenza ad Oria vi fondò un piccolo convento,piantò un albero d’arancio e fece scavare un pozzo nel giardino tutt’ora visibile e attiguo alla chiesa a lui dedicata.


Cosa vorreste che emerga dal bando che pubblicate nelle serate organizzate dall’associazione?
Il direttore artistico Luca Carbone:.


Da chi nasce l’idea e l’esigenza di fondare un’associazione che veda come protagonista la cultura nel vostro paese?
L’idea di costituire un’associazione vede la luce in seguito alla positiva esperienza del premio letterario”il pozzo e l’arancio”e nasce con una decina giovani oritani inclusi noi desiderosi di offrire alla propria città un contributo fattivo:Luca Carbone,Mino Candita,Giuseppe D’Abramo,Pamela Cinieri,Luana Gioia,Pierdamiano Mazza,Alessandro Marrazzi,Salvatore Schirinzi, Don Domenico Spina Ubaldo Spina e Giorgia Durante.


Cosa vorreste mettere in auge attraverso le poesie proposte dai partecipanti?
Far uscire fuori la creatività di ognuno di essi ottenendo come risultato finale opere uniche ed originali.


L’associazione è circoscritta solo all’interno del comune o si estende anche fuori?
Il bando ha avuto ottimi riscontri anche all’estero soprattutto in Francia ma l’associacione in se è circoscritta solo all’interno del comune.


Spesso associazioni del tipo vengono definite “noiose”dai giovani.Avete riscontrato anche voi questa problematica?
No perché l’associazione nasce appunto per i giovani e il riscontro fino ad ora ottenuto è stato soddisfacente.


Quali sarannoi temi delle poesie che saranno sempre trattati anche in un futuro lontano?
I temi che nono verranno mai tralasciati e che ricorreranno sempre sono:L’amore,la morte.


Chi saranno secondo voi gli autori del 2000 che lasceranno il segno?
Sicuramente Fernanda Pivano,Fabio Volo e Alda Merini.


Il prossimo appuntamento con la birra letteraria?
Il 9 marzo presso il pub il “castello”con tema la donna nella poesia. Altro appuntamento il 25 marzo con il piccolo museo del bar Carone”sarvamu lu dialettu”.Letture di poesie in vernacolo con l’intento di “spolverare”un po’ di quel preziosissimo tesoro di ogni città:il dialetto.



In definitiva l'augurio è quello di poter avvicinare i giovani al mondo della letteratura.La nostra eredità più grande consiste proprio nel retraggio culturale che abbiamo la fortuna di possedere;nella ricchezza delle opere scritte nell'arco di secoli risiede l'arcobaleno della nostra storia,fatta di sfumature e contrasti, di tormentose opposizioni e unioni indissolubili,di amori,di passioni,di lacrime:di uomini.




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