“La
crisi di Super Mario”?
Vendite Nintendo in difficoltà con l’era
degli iphone e ipad
Nintendo
chiude l’anno fiscale con una perdita di 43 miliardi
di Luca Barco
“La
vera sfida sono i bassi prezzi che creano ostacoli al fatto che qualcuno possa
pensare che valga la pena di pagare per giocare. Dobbiamo giustificare
l’acquisto e l’interesse per i nostri prodotti”. Così, Satoru Iwata, il leader della Nintendo,
cerca di giustificare il crollo della ditta che ha chiuso l’anno con una
perdita di circa 43,20 miliardi di yen (400 milioni di euro).
Una
situazione davvero inaspettata, dato che da 30 anni non si vedeva un risultato
del genere, ma lo si poteva immaginare dagli alti e bassi che ha comportato la
vendita dell’ultima consolle, la “Nintendo 3DS”.
Uscita
con un prezzo di circa 250 euro, ad
agosto 2011 è poi passata a 169 euro,
con un successivo rialzo avvenuto insieme all’uscita del “Super Mario
tridimensionale” , ovvero i nuovi giochi “Super
Mario 3D Land” e “Mario Kart 7”.
Inoltre,
anche la Nintendo Wii è in crisi con la nascita della nuova “Kinect”, un nuovo modo per giocare
senza avere alcun controller, ma anche perché è vicina l’uscita della nuova “Wii U”,
una consolle interattiva con la quale superare nettamente la Wii tradizionale
con nuove esperienze di gioco.
Ma
non sono solo le nuove tecnologie della Sony,
Microsoft, Apple, smartphone e tablet a causare la crisi della Nintendo:
anche lo “yen forte”, cioè le spese
di spedizione per la vendita, che sono molto aumentate.
La
grande ditta di videogiochi spera di risollevarsi con l’uscita della Wii U,
programmata per la fine del 2012.
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