sabato 26 maggio 2012


Liceo Scientifico-Tecnologico Lilla: l’abbraccio a Melissa

di Giulia Conte, Doriana De Gaetani e Arianna Pepe

“Non si può stare alla finestra, bisogna scegliere di stare con la vita contro la morte!” Questa è la lezione impartita dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola che i ragazzi del Liceo Scientifico-Tecnologico “Lilla” hanno voluto cogliere, in seguito all’esplosione di un ordigno, posto in un cassonetto dei rifiuti antistante l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali “Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi, il 19 maggio 2012.
Alunni e professori hanno espresso dolore e vicinanza per le vittime (sette studentesse ferite ed una, Melissa Bassi, che ha perso la vita), per le famiglie, per gli insegnanti e la scuola tutta, augurandosi che rimanga sempre e comunque presidio dei valori di libertà, diritto e convivenza civile.
 E a dimostrare questa vicinanza c’è stato l’appello forte e chiaro del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales: “ Oggi apriamo le scuole così vinciamo la paura”.
Consales  ha invitato ad aprire, nel giorno festivo gli istituti, non solo di Brindisi, ma di tutta Italia, dalle ore 18 alle 20,  per parlare e dare prova dell’unione, più forte che mai, dei giovani.
Attimi di preghiera e riflessione di studenti e docenti hanno anche avuto seguito nella veglia. Il momento di preghiera, organizzato dai rappresentanti del Liceo Scientifico-Tecnologico  “Lilla”, Veronica Saccomanno e Ludovico Ivan Sanasi, con l’aiuto di altri studenti e guidato da Don Crocifisso Tanzarella (docente di Religione dell’istituto), si è tenuto martedì 22maggio, dalle ore 20 alle ore 21.30, nella parrocchia di San Domenico.
La veglia ha avuto diversi momenti: l’invito di Don Crocifisso a meditare sul profondo significato dell’amore verso il prossimo, sul futuro dei giovani  e sulla certezza che vivendo nell’amore di Dio nulla li turberà, ma in particolar modo sull’accaduto;una riflessione sulle  toccanti parole che Papa Giovanni Paolo II lasciò nel memorabile discorso ad Agrigento nel 1993; le preghiere rivolte a Melissa  e alle sue compagne ferite dalla stessa esplosione; ed infine il commento del Dirigente Scolastico Francesco Carone,  che, commosso, ha espresso tutta la sua gratitudine per l’impegno e la vicinanza mostrata dai ragazzi. Impegno dimostrato sia dall’attenta e sentita partecipazione, sia dai molteplici pensieri che i ragazzi hanno condiviso su striscioni.
“Una bomba nella scuola è un attentato al nostro futuro!”: questo recitava uno degli striscioni posti sulle gradinate dell’altare, proprio per rappresentare la scuola come tempio inviolabile, custode della cultura, della formazione e del futuro. Un altro, invece, era tutto dedicato alla coetanea Melissa, affinché “continui a pregare per i sogni di tutti i giovani”.
                                                                                             

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